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Alimentazione

Dieta iposodica: cosa mangiare e cosa evitare

Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che scelgono di sposare una dieta iposodica: le ragioni possono essere […]

Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che scelgono di sposare una dieta iposodica: le ragioni possono essere diverse perchè l’eccessiva presenza di sale, nelle pietanze che mangiamo tutti i giorni, può essere responsabile di diverse patologie dell’organismo. Non tutti sono al corrente di quanto il sale possa diventare un veleno: non vogliamo creare inutili allarmismi, ma solamente rendere tutti consapevoli del fatto che una dieta iposodica può fare molto bene e aiutare l’organismo a purificarsi. Un’alimentazione povera di sodio è utilissima per prevenire alcune patologie ma anche per tornare in forma: l’eccesso di sodio è infatti tra le prime cause dell’ipertensione, della cellulite e del grasso localizzato. Provare un regime dietetico di questo tipo può davvero rivelarsi un’ottima scelta e a ben vedere si tratta solo di abituarsi a mangiare cibi meno salati o utilizzare delle alternative per rendere i piatti più saporiti, anche senza dover mettere necessariamente più sale del dovuto.

Dieta iposodica: cosa non si può mangiare?

Anche nella dieta iposodica, un po’ dome avviene per tutti gli altri regimi dietetici, ci sono alcuni alimenti che proprio andrebbero banditi: all’inizio potrebbe rivelarsi difficile eliminare completamente questi cibi dalla dieta di tutti i giorni, ma con il passare del tempo ci si fa l’abitudine e tutto diventa naturale.

Prima di tutto, sarebbero da evitare tutti i cibi disidratati con il sale: niente insaccati come prosciutto crudo e speck, quindi, ma anche aringhe, baccalà e sarde sotto sale. Oltre a queste pietanze, non sono concessi nella dieta iposodica tutti quegli alimenti in salamoia o cotti in acqua salata (fagioli in scatola, tonno sott’olio, ecc.) e naturalmente qualsiasi tipo di preparato a base di glutammato di sodio.

Tra gli alimenti che contengono più sodio in assoluto troviamo alcuni insaccati come il prosciutto crudo (2600 mg per 100 g), la coppa ed il salame, determinati formaggi come il taleggio, l’emmental e il grana, alcuni frutti di mare come le cozze e le vongole, e crostacei come i gamberi.

Dieta iposodica: cosa mangiare?

Scegliere di sposare una dieta iposodica non significa trovarsi con un regime alimentare particolarmente ridotto: l’importante non è tanto la quantità quanto piuttosto la qualità di ciò che mangiamo. Al di là delle restrizioni e dei cibi che non andrebbero consumati, bisogna sempre adottare uno spirito critico: se gli insaccati fanno male perchè sono ricchi di sodio, questo non significa che vadano aboliti al 100% ma che si dovrà stare attenti a consumarli con moderazione.

Da privilegiare le verdure e la frutta di stagione, con una particolare attenzione alla quantità di sale che mettiamo per condire. Se non siete abituati, potete diminuire il sale un poco per volta: in questo modo non ne avvertirete la mancanza in modo eccessivo e abituerete il vostro gusto passo dopo passo.

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