Piercing pene: tutto quello che c’è da sapere
Il piercing al pene rientra senza dubbio nella categoria di piercing più dolorosi in assoluto, eppure sono sempre di più […]
Il piercing al pene rientra senza dubbio nella categoria di piercing più dolorosi in assoluto, eppure sono sempre di più coloro che, per curiosità o per altre ragioni, scelgono di fare un piercing pene. Sicuramente la decisione di fare un piercing in una parte così intima e delicata è legata anche ad altre ragioni, che vanno ben oltre quella puramente estetica: il pene è un organo genitale che spesso e volentieri viene tenuto nascosto e la mera apparenza estetica non giustificherebbe tale sofferenza. Il piercing pene in effetti è in grado di migliorare la sensibilità e di far vivere esperienze sessuali più soddisfacenti ed interessanti, non solo per colui che lo possiede ma anche per la partner, che può trarre giovamento dalla stimolazione da parte del gioiello. Oggi vediamo quali sono le tipologie di piercing al pene più diffuse e richieste e cosa è importante sapere prima di fare un foro nelle parti intime!
Piercing pene: quante tipologie esistono?
Esistono 3 principali tipologie di piercing pene, e ognuna di esse ha una peculiare caratteristica: conviene quindi informarsi bene prima di procedere, in modo da optare per la soluzione più appropriata al vostro scopo!
1. Frenulum Piercing
Il piercing Frenulum è chiamato così per la posizione in cui viene collocato: si tratta della tipologia più popolare e viene praticato con lo scopo di migliorare la stimolazione durante il rapporto sessuale. Questo piercing pene viene fatto sul frenulo ed è il più semplice da effettuare; anche il periodo di guarigione, rispetto alle altre tipologie di piercing pene, è rapido perchè non supera i 4 mesi. Per quanto riguarda il gioiello, viene applicato un anello che può circondare tutta la punta del pene oppure no, a seconda delle vostre preferenze.
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2. Prince Albert
Il piercing pene Prince Albert è anch’esso tra i più semplici da eseguire: il foro viene praticato sulla giuntura tra il glande e l’estremità del pene, fuoriuscendo dall’uretra. Questo è considerato il piercing più stimolante in assoluto dal punto di vista del rapporto sessuale e non è nemmeno eccessivamente doloroso rispetto alle altre tipologie. Il periodo di guarigione di questo piercing pene è come quello del frenulum, ossia 4 mesi. Solitamente come gioiello viene applicato un anello con due palline alle estremità.
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3. Apadravya Piercing
Questa tipologia di piercing è decisamente più complessa rispetto alle precedenti e ha anche dei tempi di guarigione più lunghi: l’apadravya viene praticato mediante un foro verticale sulla punta del glande, che può attraversare l’uretra o posizionarsi intorno a questa. Tale piercing pene è difficile e lungo da fare, richiede un professionista particolarmente abile ed esperto e impiega in media 6 mesi per una completa guarigione. L’apadravya tuttavia è piuttosto popolare perchè è stato menzionato anche nel Kamasutra proprio per le sue proprietà erotiche, in grado di provocare piacere sia all’uomo che alla donna.
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